Città delle Marche e capoluogo della provincia
omonima. Sorge a 154 m s/m., alla confluenza del fiume Castellano nel fiume
Tronto, a circa 35 km dall'Adriatico. 52.060 ab. CAP 63100.
• Econ. - Una delle primarie fonti di reddito
della città è costituita dall'agricoltura, che produce soprattutto
cereali, uva, foraggi e olive. L'edilizia, i settori dei materiali da
costruzione, chimico, alimentare, calzaturiero, mobiliare, cartaceo e tessile
sono quelli in cui si è prevalentemente affermata l'industria.
• St. - Antico capoluogo dei Piceni, fu
conquistato dai Romani nel 286 a.C., insieme al resto della regione. Nel 91 a.C.
la città partecipò alla guerra sociale contro Roma: gli Ascolani
vennero però sconfitti da Pompeo Strabone, dopo due anni. Nel IV sec. la
città diventò capitale del Piceno Suburbicario, sulla base della
divisione amministrativa attuata da Massimiano. Nel 578 fu conquistata dai
Longobardi, incorporata al ducato di Spoleto e successivamente (774) fatta
contea da Carlo Magno e posta sotto l'influenza della Chiesa. Solo nel 1185
diventò libero Comune. Nel 1142 la città subì devastazioni
ad opera di Federico II e nel 1349 passò sotto la dominazione di Galeotto
Malatesta. Poi successero le dominazione dei Tibaldeschi, del re di Napoli, di
Francesco Sforza e della Santa Sede. Nel 1860 venne unita al resto dell'Italia
attraverso un plebiscito e fu fatta capoluogo di una delle quattro province
delle Marche. • Arte - La città antica
presenta la struttura a scacchiera di epoca romana e conserva resti di mura, la
Porta Gemina e due ponti romani. La Piazza del Popolo include il Palazzo del
Popolo e la chiesa gotica di S. Francesco, caratterizzata da facciata con tre
portali in stile gotico-veneziano e da due campanili. Nella Piazza dell'Arringo
si ergono il Palazzo Comunale e il duomo (XVI sec.). Interessanti la chiesa
romanica di San Vittore e la chiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio. ║
Provincia di A.P. (2.087 kmq; 368.728 ab.): è la provincia
più meridionale delle Marche; confina con Umbria, Lazio e Abruzzo. Si
estende dai Monti Sibillini (Ovest) al Mare Adriatico (Est) ed è limitata
dai fiumi Chienti (Nord) e Tronto (Sud). Il territorio, prevalentemente
collinare, è attraversato dai fiumi Chienti, Tenna, Aso, Tesino e Tronto.
L'economia si basa in particolare sull'agricoltura (viti, frumento, ortaggi,
frutta); sono sviluppati anche la pesca, il turismo, l'artigianato (pizzi, ferro
battuto, rame) e l'industria (alimentare, delle calzature, del legno). Centri
principali: S. Benedetto del Tronto, Fermo.
Ascoli Piceno: piazza del Popolo
Ascoli Piceno: S. Emidio alle Grotte
Ascoli Piceno: la facciata della chiesa SS. Vincenzo e Anastasio
La facciata del Palazzo Malaspina ad Ascoli Piceno